IMPRONTE
Riqualificazione di piazza Verdi
La strategia di progetto muove dall’analisi storica delle stratificazioni del tessuto urbano della Spezia, ricercando una chiave re_interpretativa del grande sistema lineare e longitudinale della città, rappresentato dall’asse viario su cui si sviluppa l’area di intervento e dalla rilettura evocativa del sedime architettonico dell’ex Politeama che lavora sul perimetro delle vecchie fondamenta dell’edificio sotto il livello del suolo. Il livello della piazza viene quindi sprofondato al di sotto della quota carrabile creando una cavea artificiale a cielo aperto, sull’impronta di fondazione del teatro ottocentesco. Uno spazio di relazione pubblica che permetta la differenziazione dei livelli di fruizione della quota pubblica pedonale da quella carrabile, che rimane in superficie decentrandosi dall’asse rettilineo. Rampe permettono la discesa al livello sottostante della nuova piazza, fino alla risalita dalla parte opposta, evitando l’attraversamento a raso della quota stradale.
Musil diceva : ciò che è grande nell'uomo è che egli è un ponte, non una meta........
Con la memoria di questo pensiero, abbiamo creato un ponte temporale come legame tra ciò che è stato, e ciò che può divenire...La memoria del teatro Politeama, e il suo abbattimento.....
il recupero di un luogo in cui l'arte creava l'incontro tra le persone e fungeva da collante sociale ....Da un lato l'impronta architettonica, quella del Politeama, e dall'altro l'impronta delle persone che lo hanno vissuto...Ho immaginato tutti quegli spettatori seduti, ed ho pensato di crearne la memoria attraverso il calco corporeo, della seduta di alcuni di loro sulla nuova platea....Ho inoltre rivisto le azioni degli artisti e la loro a volte effimera esistenza....ed ho pensato a qualcosa di più misterioso e impermanente, come un'impronta lasciata sopra un'ombra.....
Politeama XIX sec.
concept
sezione
pianta
vista
seduta
seduta
pavimntazione
pavimentazione

luogo:La Spezia, IT

categoria:concorso

cliente:Comune La Spezia

team di progetto: Rudy Davi, Stefano Bizzarri, Andrea Bellodi

artista:Stefano Babboni

superficie:10000 mq

anno:2009

risultato:non rilevante